Di: Matteo
Penso per esempio a un’edizione tascabile del Principe, assai diffusa, con discutibile “traduzione” in italiano contemporaneo (sì, un po’ alla Bruno Vespa) a fronte, a certe operazioni editoriali di...
View ArticleDi: Giacomo
Complimenti, una bella chiave di riflessione su una questione -deo gratias- sempre aperta.
View ArticleDi: virginialess
Coltivo anch’io la non troppo vivace speranza di cittadini capaci (e desiderosi) di leggere un classico fornito dei convenienti apparati. Trovo infatti poco convincenti, con tutto il rispetto, le...
View ArticleDi: Marta Riccobono
Magari andrò fuori tema (nell’articolo stesso scrivi d’altra parte che “non vale la pena avviare la solita tirata sulla scuola che ammazza la lettura”), ma credo che una riflessione sulla momentanea...
View ArticleDi: giuseppe zucco
vi segnalo qui un articolo di claudio giunta che tocca alcuni temi proposti da matteo e entra in fitto dialogo con il commento pubblicato da marta riccobono:...
View ArticleDi: Giovanni
Ci sono ancora molti professori, universitari e non, che riescono ad appassionare gli studenti e non credo che i classici vengano ormai snobbati da editori e lettori: basti pensare al successo della...
View ArticleDi: marisa salabelle
Sarebbe l’ora di finirla con questa solfa (sia detto senza offendere nessuno in particolare, ma volendo stigmatizzare un modo di pensare diffuso e abbastanza stereotipato) che “la scuola ammazza la...
View ArticleDi: marta riccobono
Grazie per la segnalazione dell’articolo di Giunta! Quanto al mio commento, non volevo affatto unirmi al coro delle voci di scherno contro la presunta inutilità degli insegnanti di lettere, anzi:...
View ArticleDi: marisa salabelle
cara Marta, come tu stessa hai riconosciuto, non tutti gli insegnanti sono uguali e non tutti appioppano ai loro studenti quelle letture casalinghe e quelle tremende relazioni che ti hanno tanto...
View ArticleDi: Renzo
Niente, i classici non si possono tradurre in italiano corrente. Siete matti? Sacri sono! Lasciamoli dormire, e continuiamo a lamentarci degli italiani caproni. Ma che novità! Che aria fresca! Che...
View ArticleDi: Matteo
Penso per esempio a un’edizione tascabile del Principe, assai diffusa, con discutibile “traduzione” in italiano contemporaneo (sì, un po’ alla Bruno Vespa) a fronte, a certe operazioni editoriali di...
View ArticleDi: Giacomo
Complimenti, una bella chiave di riflessione su una questione -deo gratias- sempre aperta.
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Coltivo anch’io la non troppo vivace speranza di cittadini capaci (e desiderosi) di leggere un classico fornito dei convenienti apparati. Trovo infatti poco convincenti, con tutto il rispetto, le...
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Magari andrò fuori tema (nell’articolo stesso scrivi d’altra parte che “non vale la pena avviare la solita tirata sulla scuola che ammazza la lettura”), ma credo che una riflessione sulla momentanea...
View ArticleDi: giuseppe zucco
vi segnalo qui un articolo di claudio giunta che tocca alcuni temi proposti da matteo e entra in fitto dialogo con il commento pubblicato da marta riccobono:...
View ArticleDi: Giovanni
Ci sono ancora molti professori, universitari e non, che riescono ad appassionare gli studenti e non credo che i classici vengano ormai snobbati da editori e lettori: basti pensare al successo della...
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Sarebbe l’ora di finirla con questa solfa (sia detto senza offendere nessuno in particolare, ma volendo stigmatizzare un modo di pensare diffuso e abbastanza stereotipato) che “la scuola ammazza la...
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cara Marta, come tu stessa hai riconosciuto, non tutti gli insegnanti sono uguali e non tutti appioppano ai loro studenti quelle letture casalinghe e quelle tremende relazioni che ti hanno tanto...
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Niente, i classici non si possono tradurre in italiano corrente. Siete matti? Sacri sono! Lasciamoli dormire, e continuiamo a lamentarci degli italiani caproni. Ma che novità! Che aria fresca! Che...
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